LA NITRO
LA NITRO
LaNitro non è un soprannome nato per caso. È una sentenza. Cresciuta in una casa che puzzava di alcool e paura, imparò presto che il mondo non perdona i deboli. Suo padre era una presenza che schiacciava l’aria: mani che bastavano a spiegare tutte le regole della casa, parole che frantumavano la pelle fino a renderla indolore. Lei e sua madre vivevano come bestie in gabbia.
La madre le insegnò due cose: come sorridere anche quando si è spacciate e come tacere per proteggere ciò che resta. Poi la disperazione vinse. Quando la madre scelse la fine, lasciò a LaNitro un vuoto così freddo che divenne una seconda pelle.
L’incendio fu un atto breve e deciso, la prima parola pubblica di una rabbia che non sapeva trovare frasi. Mentre il fuoco le divorava la casa, lei guardò suo padre dormire sul divano — la sua indifferenza, il suo sonno ubriaco — e capì che la giustizia non sarebbe mai arrivata da mani estranee. Fu riformatorio per anni: corridoi che odoravano di regole, educatori che parlavano di recupero...
Quando uscì, la città non era una casa: era una giungla di vetrine illuminate, di portoni chiusi e serrature da superare. Le strade le insegnarono l’arte della sopravvivenza: furtarelli, rapine, aggressioni — piccoli atti di guerra che la resero agile, fredda, pronta.
Da quella vita da strada LaNitro afferrò qualcosa di più prezioso del denaro: imparò a non implorare.
Poi venne il ring. Lo scoprì quasi per caso in una palestra sgarrupata, un ragazzo che era cresciuto come lei la notò, perche erano uguali. LaNitro capì subito che il wrestling era la lingua che sapeva parlare. Non aveva mai desiderato applausi; voleva prove, impronte del conflitto sul proprio corpo e su quello degli altri.
La sua trasformazione fu lenta e inesorabile. Dalla strada al ring, ogni colpo subito e dato fu un’ulteriore sigla nella sua crescita personale. Non cercava redenzione sul quadrato; cercava la perfezione della dura verità. Il pubblico la odiava e la idolatrava allo stesso tempo, lei imparò a usare quell’odio come carburante. Fece della crudeltà una tecnica, dell’irriverenza una coreografia. Divenne LaNitro, una presenza che incendiava l’arena con lo sguardo e che urlava alle ferite come se fossero medaglie.
Titoli vinti: Divas Championship (x1)
Stagione di debutto: Prima stagione
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